Quando è troppo, è troppo
I ricercatori dell'Università di Monash, in Australia, hanno indagato per la prima volta il meccanismo dell'inibizione della deglutizione, una sorta di campanello di allarme lanciato dal nostro cervello per dire che la quantità di acqua assunta è sufficiente e non ne serve altra. Lo studio ha coinvolto 20 volontari, nei quali è stato valutato lo sforzo necessario per deglutire l’acqua dopo una corsa, essendo quindi assetati, o dopo aver già bevuto grandi quantità di acqua. In quest'ultimo caso, lo sforzo richiesto ai volontari per deglutire l'acqua è risultato di tre volte superiore, segno che l'organismo si stava in qualche modo "ribellando" all'assunzione di acqua non richiesta attraverso il meccanismo della sete. L'attività cerebrale nei due gruppi è stata monitorata grazie alla risonanza magnetica funzionale, che ha rivelato una maggiore attività della corteccia prefrontale quando deglutire costava più fatica, a prova del fatto che è proprio questa la zona del nostro cervello addetta a superare l'inibizione della deglutizione.
(Immagine: Pixabay)