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Un'animazione di Caronte che orbita intorno a Plutone grazie alle immagini raccolte da LORRI tra il 12 e il 18 aprile (Immagine: NASA)
Gli "occhiali da vicino" di New Horizons sono invece costituiti dallo strumento RALPH, composto da una sofisticata fotocamera multispettrale e da uno spettrometro a infrarossi, grazie al quale sarà possibile conoscere la composizione chimica della superficie. RALPH fa coppia con ALICE, uno spettrometro a ultravioletti con il quale gli scienziati sperano di capire qualcosa in più sull'atmosfera.
In attesa dell'incontro col pianeta nano, previsto per il 14 luglio di quest'anno, la sonda non è però rimasta con le mani in mano: dall'inizio del viaggio lo Student Dust Counter conta le particelle di polvere spaziale che incontra la sonda mentre procede verso la sua meta. La particolarità di questo strumento è che la sua progettazione, costruzione e gestione è interamente affidata agli studenti dell'University of Colorado Boulder.
New Horizons non entrerà nell'orbita di Plutone, ma effettuerà quello che in gergo è definito fly-by: il 14 luglio la sonda si troverà alla distanza minima da pianeta nano e poi riprenderà ad allontanarsi da esso per proseguire l'esplorazione della Fascia di Kuiper, alla ricerca di altri corpi minori (ma non meno interessanti) del nostro Sistema Solare.
Immagine in apertura e immagine box: NASA
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