A secco
Da tempo però si sa che le scorte di Plutonio-238, il principale "carburante" necessario per questi generatori, stanno per finire. Gli Stati Uniti hanno cessato la produzione alla fine degli anni '80, e dal 1993 hanno cominciato ad acquistarlo dalla Russia, l'unico altro paese a produrlo. A partire dal 2009 la Russia ha però cominciato a non rispettare le consegne agli Stati Uniti: non è chiaro se la produzione sia cessata anche in questo Paese, o se ci siano dietro (anche) ragioni politiche. In ogni caso, il Plutonio-238 a disposizione per la NASA è agli sgoccioli.Oak Ridge National Laboratory: riparte la produzione
Dei 35 kg di Plutonio-238 rimanenti, solo la metà può produrre abbastanza calore per far funzionare i generatori della NASA. Buona parte di questo plutonio finirà nel prossimo rover marziano con la missione Mars 2020, mentre quello che rimane alimenterà al massimo altre due missioni nel prossimo decennio. L'unica soluzione per la NASA era quindi che gli Stati Uniti riprendessero la laboriosa e costosa produzione del prezioso elemento, e così è stato. Il 22 dicembre scorso l'Oak Ridge National Laboratory (Tennessee, USA) del Department of Energy ha prodotto i primi 50 grammi di Plutonio-238 dopo oltre trent'anni.