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Gli occhiali dell'amore (che servono ai daltonici)

Occhiali che ridistribuiscono i colori per vedere l’ossigenazione del viso e controllare se il nostro partner si emoziona per le smancerie di San Valentino? In campo medico queste lenti sono già in uso e si sperimentano anche per i daltonici.
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Un rivoluzionario tipo di occhiali sfrutta la ridistribuzione dei colori per vedere meglio l’ossigenazione del viso, e controllare quindi se il nostro partner si emoziona di fronte alle nostre smancerie di San Valentino. In campo medico queste lenti sono già in uso e ora si stanno dimostrando utili anche per i daltonici.

Mark Changizi
, neurobiologo del Rensselaer Polytechnic Institute di New York, ha intrapreso da qualche anno la via imprenditoriale insieme al collega Tim Barber, fondando l’azienda 2Ai Labs. L'idea che affascinava Changizi, già nel 2006, era quella secondo cui l’uomo primitivo aveva sviluppato la capacità di vedere i colori per distinguere alcuni cibi, come i frutti. Nell’epoca moderna, invece, secondo il biologo, l’uomo avrebbe comunque mantenuto questa capacità per il ruolo che ha la visione dei colori nella vita sociale.

Vedere le emozioni
Infatti, anche se spesso non ce ne accorgiamo, vedere se una persona arrossisce, se ha gli occhi arrossati o si incupisce in volto ci dà una percezione dei suoi stati d’animo. Basandosi su questa teoria, sono stati creati nell’estate del 2012 i primi O2Amps: occhiali con lenti che amplificano la visione della irrorazione sanguigna della pelle e degli strati sottostanti (il nome significa amplificatori di O2 perché le lenti amplificano la visione del colore rosso dei vasi sanguigni, dato dalla presenza dell'emoglobina, la proteina che lega l'ossigeno).
Ovviamente gli occhiali non sono stati sperimentati per aiutare gli innamorati nel comprendere se sono o meno corrisposti, sono stati però utilizzati dai poliziotti per individuare momenti di nervosismo o bugie che facciano avvampare (a livelli minimi, non percepibili senza gli occhiali) i malviventi. Un altro utilizzo a cui si sta pensando è tra i pokeristi.


Un modello di O2Amps (Immagine: 2ai.org)


Occhiali a scopo medico
L'uso più interessante è però quello per uso medico. Gli O2Amps sono già in utilizzo in alcuni ospedali per diverse funzioni: a livello ambulatoriale aiutano per esempio le infermiere a trovare le arterie per alcuni prelievi (di solito i prelievi vengono eseguiti a livello venoso, ma in alcun casi è necessario fare un prelievo arterioso), evitando di forare ripetutamente il paziente che le abbia poco visibili. A livello chirurgico aiutano invece a identificare traumi ed ematomi invisibili a occhio nudo.

Un aiuto per i daltonici

Inoltre, questi occhiali innovativi sfruttano delle lenti che non solo amplificano la visione dei colori rosso e verde, ma riducono quella dei blu e dei gialli. Per questo motivo in questi mesi alcune persone daltoniche stanno sperimentando gli occhiali. I daltonici presentano infatti una parziale cecità di fronte ai colori rosso e verde e per loro i colori che mescolano verde e rosso, come le tonalità del marrone, sono difficilmente distinguibili. La maggior parte delle volte il daltonismo è ereditario ed è caratterizzato da una mutazione a livello del cromosoma X, quindi più frequente nei maschi.
Per diagnosticare il daltonismo ci si basa spesso sull’Ishihara Color Test: un set di tavole colorate all’interno delle quali sono disegnati lettere o numeri, scarsamente visibili se si è colpiti dalla mutazione.
Al momento, come testimonia una news su Scientific American, i primi risultati sulla lettura dei numeri del Color Test con gli O2Amps da parte dei soggetti daltonici sono molto promettenti. Unico inconveniente, che li rende inutilizzabili durante la guida, è che il colore giallo del semaforo rimane quasi totalmente invisibile, proprio per la caratteristiche delle lenti di rendere meno percepibili alcuni colori.

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