il periodo di manutenzione di LHC è durato circa due anni e ha coinvolto i suoi componenti più importanti. Potrà ora raggiungere energie quasi doppie rispetto a prima (Immagine: CERN)
Quali, quindi, le aspettative per questo secondo round di esperimenti? Come spiegato da Sergio Bertolucci, direttore della Ricerca e del Scientific Computing del CERN che avevamo intervistato qualche tempo fa, le prime attenzioni saranno rivolte ancora al bosone di Higgs. Per capire, infatti, se si tratta proprio della particella prevista dal Modello Standard andrà studiato con molta più precisione rispetto a quanto fatto finora e questo sarà possibile grazie alle energie superiori che si potranno raggiungere. Ma le aspettative più grandi riguardano tutto ciò che sta “al di la” del bosone di Higgs, l’ultima particella prevista dal modello attuale. Confermate le sue caratteristiche, infatti, si apre un territorio completamente inesplorato di ricerca del tutto sconosciuto che riguarda la maggior parte di ciò che è intorno a noi. Il modello standard, infatti, spiega solo il 4% dell’Universo che ci circonda, ma non giustifica la materia oscura, invisibile agli strumenti ma fondamentale per tenere insieme i numeri e le dinamiche delle galassie. Infine, non sono escluse dalla lista delle "questioni" da risolvere per LHC la teoria della supersimmetria (secondo la quale per ogni particella esisterebbe un analogo speculare di tipo opposto) e l'antimateria: perché nell'Universo la materia è così preponderante rispetto all'antimateria nonostante ne siano state create quantità uguali dal Big Bang? Insomma, si prevede un triennio denso si esperimenti per LHC e ricco, speriamo, di momenti come quelli vissuti quel 4 luglio 2012. Buon lavoro LHC!
Immagine banner e box apertura: CERN
Riparte LHC, cosa aspettarsi?
Dopo due anni di manutenzioni e miglioramenti riparte LHC, più potente di prima e con obiettivi ambiziosi: guardare al di là dei modelli finora conosciuti e portare nuova linfa alla fisica delle particelle.