Nanotecnologia per astronomi
In un articolo, pubblicato su The Astrophysical Journal, descrivono un nuovo dispositivo dai costi molto contenuti, che potrà essere applicato ai telescopi per osservare gli esopianeti, i pianeti che si trovano al di fuori del nostro sistema solare. Il dispositivo sviluppato dai ricercatori è basato su speciali diffusori ottici a fascio in grado di misurare l’intensità luminosa dei corpi celesti con una precisione finora raggiunta solo dalle migliori osservazioni fotometriche dallo spazio.![](https://ieb-assets.s3-eu-west-1.amazonaws.com/files/wp_aulascienze/2017/10/171006142203_1_900x600.jpg)
Le applicazioni dei nuovi diffusori
Queste strutture su nanoscala sono in grado di convertire l’input luminoso variabile proveniente dalle stelle in un output ampio e stabile, dalla forma predefinita e diffuso su molti pixel del sensore del telescopio. Visto il loro basso costo e l’adattabilità, consentiranno agli astronomi di sfruttare al meglio le informazioni di TESS (Transition Exoplanet Survey Satellite), il nuovo satellite della NASA dedicato alla ricerca degli esopianeti che verrà lanciato all’inizio del 2018. Le osservazioni terrestri potranno infatti confermare in modo più rapido e sicuro la scoperta di nuovi candidati.![](https://ieb-assets.s3-eu-west-1.amazonaws.com/files/wp_aulascienze/2017/10/Transiting_Exoplanet_Survey_Satellite_artist_concept_transparent_background-1.png)
Un collaudo molto promettente
Il team di ricerca ha testato il nuovo diffusore sui telescopi del Palomar Observatory in California, del Davey Lab Observatory della Penn State e dell’Apache Point Observatory in New Mexico. In tutti i casi, le immagini prodotte col diffusore erano costantemente più stabili di quelle ottenute con metodi tradizionali. In particolare, mantenevano dimensione, forma e intensità relativamente costanti, un requisito fondamentale per poter effettuare misurazioni molto precise. La nuova tecnologia funziona su una vasta gamma di lunghezze d’onda, dal visibile all’infrarosso vicino. Può quindi supportare vari aspetti della ricerca di esopianeti. Per esempio, la misura precisa dei tempi di transito degli esopianeti davanti alle loro stelle, che fornisce indicazioni anche su massa e composizione. Il gruppo di ricerca è già impegnato a diffondere questa tecnologia low-cost per potenziare i telescopi in tutto il mondo. Dotare un’ampia comunità di astronomi di strumenti di precisione a basso costo consentirà infatti di acquisire più facilmente e rapidamente nuovi dati sui mondi lontani. -- Immagine banner in evidenza: flickr Immagine box in homepage: Wikimedia Commons![171006142203_1_900x600](https://ieb-assets.s3-eu-west-1.amazonaws.com/files/cache/wp_aulascienze/2017/10/171006142203_1_900x600.jpg/171006142203_1_900x600_960x0_e65d8c4a0f5582bd8fb32ffe6b943f12.jpg)
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