Microraptor gui è uno dei dinosauri piumati più studiati, ma che cosa mangiava? Dopo uccelli e piccoli mammiferi, un nuovo studio aggiunge al banchetto anche il pesce.
Risalire alla dieta di un animale estinto non è un’impresa da poco. Possiamo osservarne l’anatomia attraverso i fossili e confrontarla con le specie che gli si sono vicine, non solo dal punto di vista morfologico o filogenetico, ma anche geografico e cronologico, dobbiamo cioè integrare tutte le nostre conoscenze, per quanto frammentarie, sull’habitat in cui quel determinato animale viveva.
A volte però capitano dei veri e propri colpi di fortuna: che assieme ai resti fossilizzati delll’animale si trovi anche anche il contenuto delle sue viscere. È proprio quello che è successo a un gruppo di paleontologi lavorando in Cina, che si sono trovati tra le mani un esemplare di Microraptor gui, dinosauro piumato del Cretaceo, assieme al suo ultimo pasto a base di pesce. Un dinosauro piscivoro quindi? La storia in realtà è più complicata.
Una piccola serie di eccezionali ritrovamenti tra paleontologi
Nel 2010 nello stomaco di un esemplare venivano identificati resti di mammiferi e un anno dopo un altro eccezionale ritrovamento, anche qui con contenuto delle interiora riconoscibile, suggeriva che anche gli enantiorniti, uccelli primitivi, fossero tra le prede di Microraptor. Anche se i paleontologi non si sbilanciarono a dire che cacciasse solo ed esclusivamente quel tipo di animali, si cominciò a pensare a essi come tipici di habitat essenzialmente arboricoli, e la pubblicazione stessa era corredata da interpretazioni artistiche del dinosauro che, sul tronco di un albero, si accingeva a divorare un uccellino. Il che è del tutto logico visto che M. gui, con le sue quattro ali, assomiglia più a un uccello che a un dinosauro, e del resto i moderni uccelli non sono che dinosauri viventi.
Nessuno aveva quindi preso in considerazione degli indizi che invece puntavano nella direzione della piscivoria, e il nuovo fossile ha costretto i paleontologi a tornare al tavolo da lavoro. Nell’immagine seguente tratta dalla pubblicazione sulla rivista Evolution si può vedere nell’ultimo riquadro in basso a destra (D) come i primi tre denti della mascella, indicati dalle frecce rosse, siano orientati marcatamente verso l’esterno, un adattamento tipico degli animali piscivori, siano essi dinosauri o meno.
Ciò che alla fine i ricercatori concludono è che tutte queste prove possono solo dimostrare che Microraptor aveva una dieta particolarmente varia, e poteva cacciare in habitat arboricolo e acquatico, cibandosi di vari vertebrati, senza nemmeno escludere che potesse avere un comportamento saprofago. L'animale cioè non faceva altro che sfruttare al meglio le opportunità dell’ecosistema in cui si trovava, infatti tutti questi fossili (prede incluse) appartengono allo studiatissimo Biota di Jehol, l’associazione di organismi che popolava nel Cretaceo inferiore (133-120 milioni di anni fa) un’ampia porzione della Cina Nordorientale, in gran parte corrispondente all’area della provincia di Liaoning: paleontologia e geologia sono concordi nell' affermare che questa regione fosse caratterizzata sia da foreste che da fiumi, laghi e acquitrini.
Intanto anche gli artisti si sono adattati, a questo link potete vedere gli "stili di vita" di Microraptor a confronto.