Il video dell'eruzione girato e pubblicato dalla guardia costiera giapponese il 20 novembre 2013 (Via Euronews)
L'isola di Niijima fotografata all'inizio dell'eruzione il 21 novembre 2013 (in alto) e a distanza di un mese il 20 dicembre scorso (in basso): il confronto permette di vedere quanto sia cresciuta la superficie dell'isola (Immagini: AP)
La nuova isola di Niijima si trova a circa mille kilometri a sud-est di Tokyo, nelle acque territoriali giapponesi, e se dovesse durare nel tempo come cominciano a pensare gli scienziati giapponesi, entrerebbe a far parte dell'arcipelago Ogasawara (o Bonin), un gruppo di una trentina di isole vulcaniche formatesi probabilmente nell'Eocene. Solo due di esse sono abitate permanentemente, ma la più celebre è Iwo Jima, dove ha sede una base militare dell'esercito giapponese. Come si vede dalle foto, l'isola Niijima si è formata nelle vicinanze dell'isola disabitata di Nishino Shima.
Già a metà degli anni Settanta un'eruzione vulcanica aveva modificato la superficie della vicina isola di Nishino Shima, facendola espandere. Ora la formazione della nuova isola testimonia la grande attività vulcanica che continua a verificarsi in quest'area del pianeta in cui la placca pacifica sta scorrendo sotto a quella filippina, per un fenomeno geologico noto come subduzione. Oggi i geologi giapponesi concordano che l'isola potrebbe resistere per diversi anni e non essere rapidamente spazzata via dall'azione delle acque oceaniche.