Un aerogel di nuova concezione
Un modo per ottenere materiali leggerissimi è assemblarli in forma di aerogel. In sostanza si tratta di costruire una sorta di gelatina dove la componente liquida viene poi sostituita da un gas (tipicamente aria, come in questo caso) lasciando dietro di sé un'impalcatura stabile. Esistono molti diversi aerogel, ma tutti presentano caratteristiche eccezionali oltre alla leggerezza. Per esempio sono eccellenti isolanti termici, come dimostra la foto seguente dove un aerogel di silice protegge un fiore dalla fiamma di un becco Bunsen.
Immagine: Lawrence Berkeley National Laboratory
Costruire un aerogel è però più facile a dirsi che a farsi, così i ricercatori hanno cominciato a prendere ispirazione dalla natura. E se fosse possibile costruire il "telaio" non con la classica silice o gli avveniristici nanotubi, ma con le proteine? Alcune malattie come l'Alzheimer sono caratterizzate da fibrille amiloidi, sottilissimi "fili" che si formano quando una proteina non si ripiega nella forma corretta. Regolando il pH e la temperatura, i ricercatori dell'EHT sono riusciti svolgere il "gomitolo" delle normali lattoglobuline (proteine presenti nel siero di latte) e ottenere un reticolo di fibrille amiloidi che hanno poi messo in soluzione con dei sali d'oro. In questo modo il metallo ha cominciato a cristallizzarsi all'interno della struttura in fibrille. Infine gli scienziati hanno lentamente rimosso il liquido con speciali solventi in modo preservare la fragile struttura: il risultato finale è la schiuma d'oro che possiamo ammirare nelle foto.
(Immagine: Nyström G et al. Advanced Materials 2015)