Mappa della NASA dello scioglimento dei ghiacci nel Mar Glaciale Artico dal 1995 al 2016 (Animazione: NASA).
Fiordi sempre più annacquati
Le immagini satellitari parlano chiaro: i ghiacci del Mar Glaciale Artico continuano a ritirarsi e in Groenlandia si sciolgono a una velocità che è doppia rispetto a quella osservata tra il 1983 e il 2003. Ogni anno si registra una perdita netta di 186 km3 di ghiaccio: ad essere interessate sono soprattutto le regioni occidentali e meridionali della Groenlandia, ma i dati più recenti indicano che anche nella Groenlandia del Nord lo scioglimento sta accelerando di anno in anno. La prima conseguenza è l’innalzamento del livello dei mari, ma le cattive notizie non si fermano qui. L’enorme quantità di acqua dolce che si riversa in mare si accumula negli strati superficiali dell’oceano e si incanala all’interno dei fiordi groenlandesi: il risultato è un notevole abbassamento della salinità delle acque, con conseguenze gravi per l’ecosistema dei fiordi a più livelli. L’accumulo di acqua dolce negli strati superficiali ostacola il normale ricircolo dalle acque e potrebbe limitare la produzione di fitoplancton, che ha bisogno della radiazione solare per svolgere la fotosintesi. Per il ruolo chiave che il plancton ha nella catena alimentare degli ecosistemi marini, meno plancton significa anche meno pesce.
L'abbassamento della salinità nelle acque dei fiordi groenlandesi (Immagine: Sejr MK et al. 2017 Scientific Reports)
Gli studi del Greenland Ecosystem Monitoring Program sono stati condotti nella regione della Young Sound, dove lo scioglimento dei ghiacci è ancora limitato. Il timore è che nelle regioni occidentali e meridionali della Groenlandia, dove lo scioglimento procede a ritmi più elevati, l’ecosistema possa essere ancora più compromesso. In altre parole, gli effetti dell’acqua dolce sugli ecosistemi marini potrebbero essere ancora sottovalutati: la salinità degli oceani dovrebbe quindi essere inserita tra i parametri da monitorare insieme alla temperatura e all’acidità delle acque.