La nascita di Internet e la sostenibilità ambientale dell’universo digitale sono i protagonisti della quattordicesima puntata di Voci in Agenda. Nel primo podcast ascoltiamo le storie degli uomini che hanno contribuito all’avvento delle rete; nel secondo parliamo del prezzo che l’ambiente paga in termini di emissioni di CO2 quando utilizziamo le infrastrutture digitali.
1. In principio fu Arpanet
Solitamente quando si racconta la storia della nascita di Internet – attenzione, non del web, cioè del mezzo di comunicazione, il World Wide Web, ma dell’infrastruttura che permette al web di funzionare – si parla di Stati Uniti e di Unione Sovietica, di Guerra Fredda e di armi atomiche, di presidenti americani che devono prendersi la rivincita dopo che l’Unione Sovietica è andata nello spazio con satelliti, cani e uomini. In realtà la storia di Internet è soprattutto la storia, anzi, le storie, di un gruppo di persone visionarie che avevano uno scopo: facilitare la condivisione della conoscenza.
Questo è quello che emerge benissimo dal racconto di Enrico Bergianti, che ci porta indietro di mezzo secolo, quando un gruppo di ricercatori, ingegneri, informatici coltivarono il sogno di mettere in comunicazione i calcolatori, allora si chiamavano così, di università e istituti di ricerca. La rete di comunicazione che misero in piedi, all’inizio in modo pioneristico, poi in modo sempre più efficiente e sistematico, si chiamava Arpanet. E anche se all’epoca non lo sapevano, avevano dato il via a una rivoluzione tecnologica che presto sarebbe diventata soprattutto economica e sociale.
2. I costi ambientali dell’universo digitale
Anche non ce ne rendiamo conto, quando inviamo una e-mail, scriviamo un messaggio sullo smartphone, postiamo una foto su Instangram, acquistiamo un prodotto su un sito di e-commerce, scarichiamo una app o guardiamo un film in streaming stiamo producendo CO2. Sono emissioni dovute alla produzione di energia elettrica necessaria per alimentare la rete grazie alla quale possiamo usufruire di tutti i servizi digitali. Si tratta di un costo ambientale di enorme entità, a cui però non prestiamo quasi mai attenzione.
Dell’impatto ambientale dell’universo digitale ci ha parlato Giovanna Sissa, professore a contratto al Corso di Dottorato in Scienze e Tecnologie per l’Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni dell’Università di Genova. È stata l’occasione per guardare la rete da “dietro le quinte”, riflettere sulle oppurtunità innegabili che essa ci offre, provando però a capire come utilizzarla in maniera sempre più consapevole.