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Intelligenza artificiale

Il valore dell’intelligenza artificiale è nelle persone che la usano

Intervista a Luca Mastrostefano, a cura di Gianluca Dotti

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Immagine di copertina per gentile concessione di Luca Mastrostefano

L’intelligenza artificiale è uno strumento che ha tutte le potenzialità per cambiare il mondo e portare una vera e propria rivoluzione in molti settori lavorativi. Perché ciò accada, però, servono persone competenti e una forte propensione nel mettersi al servizio della società. L’ingegnere informatico Luca Mastrostefano, che opera nel settore degli investimenti, della finanza e dell’imprenditoria a Londra, sta dando il suo contributo al progresso digitale facilitando la concretizzazione delle soluzioni tecnologiche per le aziende. Come? In qualità di fondatore e Ceo di getCredible, tramite piattaforma recluta e gestisce personale qualificato per migliorare l’approccio alle sfide della transizione digitale, come la tutela della privacy e l’etica dei nuovi strumenti di apprendimento automatizzato. Questo è essenziale per una migliore amministrazione delle risorse economiche e per incanalare le energie verso il progresso della società.

INDICE

  • Parliamo di intelligenza artificiale con Luca Mastrostefano
  • Quali sono gli aspetti che ritiene più stimolanti del suo lavoro?
  • Ma come si svolge, in pratica, la sua attività lavorativa?
  • Come si è articolato il percorso che l’ha portata a intraprendere questo mestiere?
  • Cosa ha imparato durante il percorso di studi e quali competenze ha dovuto costruire dopo?
  • Ci può fornire un esempio di prodotto che ha migliorato un aspetto pratico della quotidianità?

Parliamo di intelligenza artificiale con Luca Mastrostefano

Quali sono gli aspetti che ritiene più stimolanti del suo lavoro?

Prima di tutto, essere utile per la società e portare valore concreto per le persone nella quotidianità. Mi spiego meglio: l’idea di potere risolvere un problema e migliorare un piccolo aspetto della vita delle persone mi appassiona e mi stimola a fare del mio meglio. Per esempio, personalizzare le ricerche online per promuovere la diffusione delle informazioni e delle conoscenze, oppure fornire un supporto per i sistemi sanitari e per la giustizia. Credo che il desiderio di essere utile, per gli altri e per il progresso digitale, dovrebbe essere la principale motivazione di chiunque operi nel mio settore. Il lavoro che svolgo mi offre anche la possibilità di confrontarmi quotidianamente con professionisti in gamba, come ingegneri, informatici e designer. Così possono nascere idee originali e progetti ambiziosi, in grado di trasferire l’innovazione tecnologica dai laboratori alla pratica quotidiana delle aziende.

Ma come si svolge, in pratica, la sua attività lavorativa?

Quello che faccio cambia molto spesso. Di base il lavoro di fondatore di un’azienda consiste nel definire e modificare la missione e la visione dell’impresa, organizzando le attività e trovando le giuste persone per raggiungere gli obiettivi. Nella quotidianità mi trovo a dovere interagire con il gruppo di lavoro per creare un nuovo prodotto, gestire una nuova richiesta di mercato, affrontare una necessità espressa da un cliente e indirizzare i progetti futuri, magari intercettando un nuovo bisogno delle persone. Buona parte della mia giornata si svolge tra video-riunioni, viaggi, telefonate e meeting, anche se cerco sempre di ridurre al minimo le attività inutili e i tempi morti, per evitare lentezze operative. Di fatto, però, queste attività sono essenziali per programmare e innovare, perché le idee possono venire anche in maniera casuale durante una chiacchierata con un collega.

Come si è articolato il percorso che l’ha portata a intraprendere questo mestiere?

Ho avuto la fortuna di scoprire la mia passione a 12 anni, iniziando a programmare e restando affascinato dalle potenzialità della tecnologia. Già da allora ho capito che, con un computer e poco più, era possibile creare qualcosa di nuovo e utile per migliorare un aspetto della quotidianità. Ancora giovanissimo, adolescente, ho provato a lanciare un mio primo prodotto di intelligenza artificiale per giocare in maniera automatizzata a un videogioco. Poi, terminate le scuole superiori, ho svolto gli studi in ingegneria informatica mentre lavoravo e cercavo di trovare la mia strada. La vera e propria svolta c’è stata durante la tesi della laurea triennale, in collaborazione con una grande azienda come Memopal: per la prima volta mi sono dovuto confrontare con il mercato. Del resto, finché si rimane in ambito universitario ci si sente protetti e tutelati, ma quando si esce e ci si confronta con il resto del mondo bisogna fare un balzo ulteriore per adattarsi alle nuove esigenze e riuscire a emergere.

Cosa ha imparato durante il percorso di studi e quali competenze ha dovuto costruire dopo?

L’università è stata fondamentale per quanto riguarda le nozioni teoriche, perché mi ha permesso di apprendere le basi dell’informatica e dell’ingegneria. Mancava però tutta la parte pratica, oltre alle competenze necessarie per lavorare in gruppo, come la capacità di problem solving, la gestione degli imprevisti, l’efficacia comunicativa e tanto altro. È altrettanto importante non dare mai alcunché per scontato, ma cercare processi innovativi e disruptive per creare soluzioni in grado di anticipare i tempi e il mercato. Il consiglio che mi sento di offrire ai giovani è di viaggiare molto, il più possibile, perché si conoscono persone e ci si interfaccia con realtà molto diverse. Da queste contaminazioni nascono idee nuove e interazioni positive utili alla crescita professionale e personale. Magari, nel frattempo, si scoprono anche belle località e modi di vivere affascinanti.

Ci può fornire un esempio di prodotto che ha migliorato un aspetto pratico della quotidianità?

L’algoritmo PageRank, utilizzato e reso famoso da Google, è quello che permette di analizzare le pagine web e di attribuire a ciascuna un determinato punteggio. Sulla base delle preferenze delle persone, viene così definito il posizionamento di ciascuna pagina, in modo tale da facilitare la navigazione, mostrando più in alto le pagine più autorevoli e centrate sulla richiesta inviata al motore di ricerca. Noi utilizziamo un sistema basato su un principio analogo, applicandolo però alla selezione e l’assunzione delle persone: sulla base dei segnali di fiducia e delle informazioni a disposizione, viene creato un sistema di attribuzione dei punteggi e un ranking che permette di individuare le migliori figure professionali da assumere per realizzare con successo una specifica attività, riducendo al minimo il rischio di commettere errori di valutazione.