L’Accademia nazionale delle scienze americana è stata fondata 150 anni fa, e lo scorso mese ha festeggiato questo anniversario importante in grande stile. Lo stesso presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha parlato al congresso commemorativo, evidenziando i grandi passi avanti compiuti grazie a questo organismo.
Nel 1863 il Congresso statunitense, presieduto da Abramo Lincoln in persona, sanciva la nascita della Accademia nazionale delle scienze (NAS), formata da un gruppo di scienziati onorevoli che senza compenso in denaro si prestavano come consiglieri in scienza, ingegneria e medicina. Al suo esordio l’Accademia era formata da 50 membri, principalmente fisici provenienti dal gruppo di Cambridge chiamato Scientific Lazzaroni. La nascita di questa istituzione fin da subito ha avuto una connotazione politica, come ha ricordato nel suo discorso Obama, ma rimane essenzialmente una associazione finanziata da privati. Nell’atto costitutivo leggiamo infatti
« [...] l’Accademia, ogni volta che le sia chiesto da un dipartimento del Governo, deve investigare, esaminare, sperimentare, e riferire su ogni soggetto di scienze e arte, e ai costi effettivi per tali investigazioni, esami, esperimenti, e relazioni si farà fronte con stanziamenti che possono essere deliberati alla bisogna, ma l’Accademia non riceverà alcun compenso per ogni servizio reso al Governo degli Stati Uniti. »
L’Accademia oggi
Oggi sono 2600 i membri di questo onorevole gruppo di scienziati e 200 di loro hanno vinto il premio Nobel. I nuovi membri sono eletti a vita da quelli già in carica, grazie a riconoscimenti soprattutto nel campo della ricerca scientifica. Si tratta infatti del ruolo più importante dell’istituzione e i risultati vengono regolarmente pubblicati su una rivista della quale abbiamo parlato molte volte su Aula di Scienze, Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).
L’anniversario del 150° anno
Nel suo discorso Barack Obama ha ricordato alcune delle ricerche scientifiche del NAS che lo interessano di più, che rispondono a domande quali: "Come stabiliamo le nostre priorità nel campo della ricerca?", "Come possiamo avere i migliori risultati dalla rivoluzione delle nanotecnologie?", "Quali sono le cause sociali nascoste dietro alla violenza con uso delle armi?".
Al di là del denaro, che ovviamente serve per mandare avanti la ricerca, Obama sottolinea quali siano le doti indispensabili in un buon ricercatore, necessarie per mandare avanti il progresso scientifico: una curiosità che non conosce arresti e una speranza inesauribile, ma anche una fiducia forte nei fatti e nella verità, e la volontà di inseguire la strada spianata dalle evidenze scientifiche.