Nell'illustrazione il fotosistema artificiale e naturale a confronto. In giallo il mediatore (immagine: Arizona State University)
Gli scienziati del BISfuel sono riusciti a imitare questo mediatore a e utilizzarlo con successo incrementando radicalmente l'efficienza del loro fotosistema artificiale basato sull'ossido di titanio. Quest'ultimo è un semiconduttore le cui proprietà fotocatalitiche sono note fin dagli anni '70, ma quando viene impiegato da solo ha una resa irrisoria.
Nel loro lavoro, appena pubblicato su Nature Chemistry, gli autori spiegano anche che il "segreto" del mediatore, carpito grazie alla cristallografia a raggi X, sta in un legame insolitamente corto tra un idrogeno e un azoto: sia nella sua versione naturale, che nella sua copia artificiale, questo dettaglio strutturale donerebbe al mediatore la sua peculiare proprietà di "traghettatore" di elettroni.
La foglia artificiale è sempre più vicina.
Verso la foglia artificiale
Importante traguardo raggiunto all'Università dell'Arizona: copiando dalla natura gli scienziati hanno scoperto come aumentare l'efficienza della fotosintesi artificiale, una delle strade più promettenti per la produzione di idrogeno a basso costo.