Aula di scienze

Aula di scienze

Persone, storie e dati per capire il mondo

Speciali di Scienze
Materie
Biologia
Chimica
Fisica
Matematica
Scienze della Terra
Tecnologia
I blog
Sezioni
Come te lo spiego
Science News
Podcast
Interviste
Video
Animazioni
L'esperto di matematica
L'esperto di fisica
L'esperto di chimica
Chi siamo
Cerca
Mondo del lavoro

Gli impatti della pandemia sul mercato del lavoro

I cambiamenti e le considerazioni emerse in seguito all’impatto della pandemia di COVID-19 sul mondo del lavoro

leggi

Dall’attuale crisi causata dalla pandemia da COVID-19 abbiamo scoperto quanto fosse fragile e interconnesso il nostro mondo. Infatti, ogni settore è stato stravolto dalla pandemia e ha dovuto apportare cambiamenti strutturali per riuscire a sopravvivere. Milioni di persone si sono viste costrette a rimodulare in pochi giorni le proprie routine giornaliere e/o cambiare contesto lavorativo.

La necessità di adattarsi repentinamente a nuove situazioni era tuttavia già emersa ben prima di questa crisi. Da anni ricerche di mercato sottolineano come la tecnologia e altre rivoluzioni sociali stiano cambiando il mondo in tutte le principali sfere dell’agire umano: da quella ambientale a quella economica, da quella lavorativa a quella sociale.

Di seguito abbiamo elencato alcune tendenze macroscopiche indotte dalla pandemia sul mercato del lavoro:

  • la nascita di nuovi lavori rallenta, la distruzione dei lavori accelera: la pandemia ha dato un’accelerata alla digitalizzazione, incrementando la produttività di settori e professioni. Se la digitalizzazione ha creato nuovi posti di lavoro digitali, tuttavia ne ha soppressi molti di più, che prima della pandemia erano prettamente analogici
  • aumento delle disuguaglianze: purtroppo la pandemia ha accentuato le disuguaglianze fra le persone lavoratrici. Le figure professionali economicamente più retribuite sono riuscite ad attutire meglio il colpo, che è stato invece devastante per le figure professionali meno retribuite, soprattutto quelle legate a ruoli non attinenti al digitale
  • cambiamento e aumento del skill gap: il lockdown ha portato le aziende (e le pubbliche amministrazioni) ad adottare strumenti digitali con estrema rapidità per continuare le attività; molte persone erano evidentemente impreparate all’utilizzo di tali strumenti
  • sostenibilità: la pandemia ha accresciuto la sensibilità verso l’adozione di comportamenti sostenibili verso l’ambiente
  • il fenomeno della great resignation: la pandemia, soprattutto nelle persone più giovani, ha anche dato impulso ad un fenomeno di fuga da ruoli ed aziende non appaganti (la cosiddetta “great resignation”), verso aziende e professioni più attente alla dimensione personale, valoriale, sociale e culturale del personale; carriera e retribuzione non sono più tutto, ma diventano cruciali il benessere, i valori, la possibilità di gestire le giornate di lavoro con flessibilità e tempo libero.